venerdì 13 novembre 2009

Precariato IV – Ultimo atto???

Ultimissime sul decreto. Novembre. Autunno inoltrato. Tempo variabile, primi freddi, prime inondazioni e frane. Consuete lamentazioni sul dissesto idrogeologico, l’abusivismo selvaggio, i disastri annunciati. Un passaggio d’obbligo; da archiviare fino alla prossima occasione. Un bel cappuccino è quello che ci vuole. Si sfoglia il giornale. Le notizie del giorno: il “virus A”, la politica, l’economia, lo sport…. non c’è molto da stare allegri. La scuola non è più d’attualità. Non tutti i giorni e non da prima pagina. Ma le cose procedono. Ne troviamo via via notizia sui giornali.

Da ultimo, l’approvazione della Camera dei deputati, il 21 ottobre, delle “Disposizioni urgenti per garantire la continuità di servizio scolastico ed educativo per l’anno 2009-2010”... Il decreto “a favore” dei precari che non hanno avuto rinnovato il contratto annuale a seguito dei recenti tagli di bilancio è passato alla Camera. Il Senato lo ha preso in carico il 5 novembre; dovrebbe essere approvato definitivamente a breve, comunque, entro il 25. Nel corso del dibattito, alquanto agitato, il testo originario è stato variamente rimaneggiato e integrato, con emendamenti vari, sia di parte governativa che parlamentare.

In particolare, si specifica che l’eventuale trasformazione in contratto a tempo indeterminato non si blocca, ovviamente, se si tratta di immissioni in ruolo in attuazione delle attuali norme sulle graduatorie; la precedenza nelle graduatorie di istituto si estende al personale, sempre inserito nelle graduatorie ad esaurimento, che lo scorso anno “abbia conseguito una supplenza di almeno 180 giorni… attraverso le graduatorie di istituto”. Infine, “al fine di favorire l’occupazione e la formazione nonché la ricollocazione” dei soggetti di cui si tratta si applica la legge “a sostegno di famiglie, lavoro, occupazione….” emanata in inizio d’anno (l. n. 2/09) per far fronte alle conseguenze della crisi economica. Allo stesso fine è stato modificato il d. lgv. 276 del 2003 sull’occupazione e il mercato del lavoro. Resta immutata la possibilità di partecipare a progetti concordati da amministrazione scolastica e regioni, a spese delle medesime, nonché la valutazione dell’intero anno di servizio ai soli fini del punteggio.

Con l’occasione, sono state prese in considerazione alcune situazioni controverse. Il problema dei ricorsi per l’inserimento “a pettine” è stato risolto, per il biennio 2007-2009, con un’interpretazione autentica che conferma l’inserimento dopo l’ultima posizione di terza fascia per le opzioni per altre province. Per i bienni successivi, il decreto per “l’integrazione e l’aggiornamento….. è improntato al principio riconoscimento del diritto di ciascun candidato al trasferimento” ad altra provincia “con il riconoscimento del punteggio e della conseguente posizione in graduatoria”. Altre situazioni – concorsi a preside, abilitazioni con riserva - sono state definite con sanatorie. Vengono previsti maggiori controlli per la legge 104 (assistenza a famigliari e relative agevolazioni).

Il progresso digitale consentirà anche convocazioni con posta elettronica. Alcune misure in merito all’utilizzo delle risorse finanziarie e in materia di libri di testo, all’anagrafe e alla valutazione degli studenti completano il decreto nella versione ora al Senato. Il testo definitivo a fine mese.

Riflessioni finali. Questo il punto della situazione. A oggi. Il problema viene accantonato; per ora. Ci sarà qualche protesta di chi è rimasto fuori in ogni caso. Anche per la scuola si parlerà d’altro. C’è sicuramente molto a cominciare dal riordinamento complessivo dei cicli di istruzione. I precari torneranno di attualità – forse – all’inizio dell’anno scolastico. A quel momento si cominceranno a sentire anche gli effetti delle ristrutturazioni in atto. E, chissà, forse prenderà corpo una soluzione organica del problema. La commissione parlamentare sta lavorando. Vedremo. L’aver incluso i precari tra i disoccupati da assistere “ricollocare” indicherebbe la volontà di giungere ad una “soluzione finale” e di cambiare sistema. Staremo a vedere. Per ora siamo ancora agli interventi tampone sotto forma delle disposizioni urgenti. Il temine fa sentire la nostalgia di anni lontani. Quante altre disposizioni urgenti! Tra un sistema di reclutamento definitivo e l’altro, tra un provvedimento definitivo per eliminare il precariato e il successivo.

Da sempre sembra di vivere di “disposizioni urgenti”. Ci sarà pure qualche motivo. Fatto sta che sembra, ma forse i ricordi tradiscono, che la scuola sia passata da un provvedimento di emergenza a un altro. Da un’immissione in ruolo ad un’altra. La mente, e soprattutto quella di un anziano, non ce la fa a risalire in un labirinto di rinvii da una norma all’altra stratificate nel tempo. Un esempio? L’art. 1 del decreto legge: “all’art. 4 della legge 3 maggio 1999, n. 124, dopo il comma 14 è aggiunto, in fine, il seguente 14 bis…. in base alle graduatorie previste dalla presente legge e dall’art. 1, comma 605, lettera c), della legge 27 dicembre 2006, e successive modificazioni”. Niente paura. È normale tecnica legislativa. Uno studio sistematico? ne vale la pena? Basta qualche ricordo…. aiuta a ringiovanire. Si potrebbe provare. Per oggi basta riflettere. Ci si stanca e a una certa età rischia di deprimere.

martedì 3 novembre 2009

Proposta indecente...

Indovinate? Un ITIS di Roma dove ho già insegnato per un mese in passato mi offre una supplenza fino al termine delle lezioni! L'offerta ("eventuale" supplenza con il solito sistema, ti presenti e si fa il terno al lotto di chi ha un punto di più) mi è arrivata via mail: quanta tecnologia!
Piccolo particolare: trattasi di 3 ore (3!!!) settimanali. Ok, un tempo ho accettato anch'io tre ore perchè "faceva punteggio"... E magari qualcuno, grazie a quelle 3 ore, riuscirà ad avere un due terzi di stipendio invece di mezzo, oppure mezzo invece di un quarto.
Nonostante tutte le difficoltà umane e professionali che un povero prof. emigrante può incontrare (e non sono poche)... tiro un sospiro di sollievo e cestino la mail.

Forza e coraggio a tutti i precari!

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